Quantcast
Channel: I Viaggiatori Ignoranti
Viewing all articles
Browse latest Browse all 679

Il gruppo Bilderberg e la storia della teoria del complotto

$
0
0
Il gruppo prende il nome dall'hotel de Bilderberg di Oosterbeek dove, il 29 maggio del 1954, si tenne la prima conferenza su iniziativa del banchiere statunitense David Rockefeller. La prima riunione avevo lo scopo di favorire la cooperazione tra Europa e Stati Uniti a livello politico, economico e militare.
Gli organizzatori, e i primi partecipanti, ritenevano necessario un evento di queste proporzioni a causa del nascente e dilagante antiamericanismo presente nell'Europa occidentale. Per la prima conferenza furono contattati il principe van Lippe-Biesterfeld ed il primo ministro belga Van Zeeland, che a loro volta coinvolsero il capo dell'Unilever, l'olandese Rijkens e il capo della CI, Smith. La primaria organizzazione prevedeva d'invitare 2 partecipanti per ogni nazione, uno per la parte liberale e uno per la parte conservatrice. Il 29 maggio del 1954 parteciparono 50 delegati di undici nazioni europee e 11 delegati degli Stati uniti.
Hotel de Bilderberg dove avvenne il primo incontro del gruppo
Il successo del primo incontro spinse gli organizzatori a pianificare delle conferenze annuali. Fu istituita una commissione permanente che si occupava dello svolgimento dei lavori e dell'organizzazione delle conferenze.
Attualmente il gruppo, che si riunisce annualmente, non s'incontra nell'hotel della fondazione ma in resort di lusso sparsi nelle varie parti del mondo. Le conferenze avvengono una volta ogni 4 anni negli Stati Uniti o in Canada e negli anni restanti in varie nazioni europee. L'incontro annuale, ad inviti, è giunto a contare 130 partecipanti, la maggior parte dei quali sono personalità in campo economico, politico e bancario.
Il gruppo Bilderberg ha un ufficio a Leida, nei Paesi bassi. I nomi dei partecipanti sono resi pubblici attraverso la stampa, che non può accedere allo svolgimento dei lavori. Dato che le discussioni avvengono a porte chiuse e non sono mai registrate o riportate all'esterno, questi incontri hanno generato diverse critiche e spinto molte persone ad avanzare teorie del complotto. Gli organizzatori spiegano che la scelta è motivata dall'esigenza di garantire ai partecipanti maggiori libertà di parola e di consentire ad ognuno di loro di esprimere in piena libertà la propria opinione, senza doversi preoccupare che le parole possano essere travisate dai media.
Il gruppo Bilderberg possiamo identificarlo come il segreto del potere dell'economia mondiale e della finanza globale. Il fatto che intorno ad esso, per volontà stessa degli organizzatori e dei partecipanti, vi sia il massimo riserbo, rivela il vero carattere del gruppo, secondo i fautori della teoria del complotto: formare un governo occulto che opera nell'ombra, determinando le linee generali della politica internazionale.
Mappa con i partecipanti divisi per nazione
Perché molti giornalisti e scrittori pensano che rappresenti un governo occulto?
Molto semplicemente se non conosciamo gli argomenti e le discussioni all'interno delle conferenze, possiamo comprendere quali siano gli interessi di questa ristretta cerchia elitaria, che coincidono con quelli della finanza e del capitalismo globale.
A cosa servirebbe il gruppo Bilderberg?
Forse la verità sta nelle parole del primo organizzatore, David Rockefeller, il quale nel 1991 si spinse a manifestare l'idea che una sovranità sovranazionale esercitata da una èlite intellettuale e da banchieri mondiali sia senza dubbio da preferire alla tradizionale autodeterminazione delle nazioni.
La teoria del complotto maggiormente conosciuta è quella sostenuta da Daniel Estulin nel libro Il Club Bilderberg.
Lo scrittore lituano affermò che “nel 1996 cercarono di uccidermi, nel 1998 di sequestrarmi, nel 1999 di corrompermi, nel 2000 di arrestarmi, e l'anno dopo mi offrirono un assegno in bianco se avessi taciuto una volta per tutte”.
Le tesi di Estulin, ampiamente espresse nel suo libro, sono le stesse che oggi possiamo leggere su ogni quotidiano o blog: la sua inchiesta giornalistica tende a dimostrare che il gruppo Bilderberg avrebbe lo scopo di influire sulle dinamiche economico-politiche internazionali per favorire gli interessi dei componenti stessi del gruppo.
Attualmente la conferenza è organizzata da una commissione permanente, chiamata Steering Committee, della quale fanno parte due membri di circa 18 nazioni diverse. Oltre la presidente della commissione è prevista la figura di segretario generale onorario. Non esiste invece la figura di membro del gruppo ma solo quella di membro della commissione permanente, ossia member of the Steering Committee.
Articolo del Toronto Star dedicato al gruppo Bilderberg
Le opinioni dello scrittore lituano non distano che pochi centimetri dalla teoria del complotto del nuovo ordine mondiale, o NWO acronimo dell'inglese new world order. Questa teoria del complotto presume che un gruppo di potere oligarchico, ristretto e segreto, si adopererebbe per prendere il controllo di ogni paese del mondo, con il pieno totalitarismo, al fine di ottenere il dominio della Terra. Quindi il gruppo Bilderbergaltro non sarebbe che un ristrettissimo nucleo di persone che vorrebbe porre in atto il complotto generale del NWO.
Una domanda mi sorge spontanea: se così fosse perché lo si riunirebbero davanti agli occhi del mondo diramando la lista degli invitati?
Si potrebbe sostenere che il fatto di rendere pubblici gli incontri, ma non il contenuto, sia il miglior modo di nascondere il segreto.
Il New World Order non è un'idea di questi anni difficili e complesso, basti pensare che già nel 1861, con il libro I Napoletani al cospetto delle nazioni civili, e nel 1863, con il libro Storia delle Due Sicilie, lo storico Giacinto de' Sivo avanzava la teoria della Setta Mondiale e della Massoneria e Setta Mondiale.
Addirittura il nome, new world order, sarebbe in vita dagli inizi del XIX secolo per mano di Cecil Rhodes, uomo d'affari, che teorizzava che l'impero britannico, allora esistente, e gli Stati Uniti d'America dovessero creare un unico governo federale sulla Terra al fine di costruire la pace nel mondo. Un seguace di Rhodes, Lionel Curtis, fondò la tavola rotonda di Rhodes-Milner, nel 1909, che condusse alla creazione dell'Istituto reale per gli Affari Internazionali nel Regno Unito e al Council on Foreign Relationsnegli Stati Uniti.
Non è detto che queste due organizzazioni non siano la base per la costituzione della Società delle Nazioni.
Nel corso degli anni i complottisti hanno cercato fondamento alla teoria del NWO, trovandolo, secondo loro, nelle parole di alcuni presidenti degli Stati Uniti. Il primo caso è quello di Gerald Ford che in una dichiarazione del 1975 avrebbe sostenuto che “dobbiamo unirci per costruire un nuovo ordine mondiale. Al meschino concetto di sovranità nazionale non deve essere permesso di distoglierci da questo obiettivo”.
Un secondo fondamento lo possiamo trovare, secondo i fautori della teoria del complotto, nelle parole di George H.W. Bush in una dichiarazione del 1990, dove vengono descritti gli obiettivi degli Stati Uniti per la cooperazione con la Russia. Il presidente, lo stesso che riteneva i Talebani un gruppo musicale rock, utilizzò esplicitamente la terminologia NWO.
Tornando al gruppo Bilderberg, vorrei ricordare che tra i 130 partecipanti, che si sono riuniti agli inizi di giugno a Chantilly negli Stati Uniti, vi erano il segretario generale della nato, Stoltenberg, l'ex vicedirettore della Cia, Cohen, il presidente della banca Goldman Sachs ed il direttore del fondo monetario internazionale. Christine Lagarde.
Per l'Italia erano presenti John Elkann, Lilli Gruber e Beppe Severgnini.
Negli anni precedenti parteciparono eminenti personalità, tra le quali Draghi, Ciampi, Monti, Umberto Agnelli, Cossiga e Giovanni Agnelli.
Si potrebbe dire mala tempora currunt per il nostro paese.
Una domanda vorticosamente circola nella mia mente: non capisco quale sia il motivo per cui, almeno per l'Italia, abbiano partecipato due giornalisti dato che il loro lavoro dovrebbe essere quello di raccontare la verità e, ricordo, da queste riunioni nulla può essere riportato all'esterno.
Per tutti coloro che sostengono la teoria del complotto: siete sicuri che il gruppo Bilderbergpossa dominare il mondo?

Fabio Casalini


Bibliografia

Diego Fusaro, Gruppo Bilderberg, ecco chi governa davvero il mondo, Il Fatto quotidiano del giorno 8 febbraio 2016

Daniel Estulin, Il Club Bilderberg, traduzione di Manuel Zanarini, L'Arianna editrice, 2009

Gianluca Ferrara, Il gruppo Bilderberg riunito in Virginia, rompere il silenzio intorno a questa cupola, Il Fatto quotidiano del 3 giugno 2017









Viewing all articles
Browse latest Browse all 679

Trending Articles



<script src="https://jsc.adskeeper.com/r/s/rssing.com.1596347.js" async> </script>