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Sulla Luna con la svastica

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Gli esseri umani sono atterrati sulla Luna il 20 luglio del 1969, all'apice di una gara spaziale tra URSS e Stati Uniti d'America. Il primo astronauta a camminare sulla superficie lunare fu Neil Armstrong, le cui parole, pronunciate appoggiando il piede sinistro sulla Luna, sono scolpite nei libri di storia: «Questo è un piccolo passo per un uomo, ma un grande balzo per l’umanità».  
Poco importa se abbia detto per l'uomo o per un uomo, come da 45 anni si ostinano a cercare di comprendere giornalisti e studiosi americani, da sempre bravi a cercale la pagliuzza senza vedere la trave che portano nell'occhio.
A noi cosa deve interessare?
Se l'uomo sia arrivato o meno sulla Luna?
Se fu un grande inganno o realtà?
No, qualcosa di meno importante agli occhi di molti, fondamentale per conoscere il pragmatismo americano.
Il grande evento di portare l'uomo sulla Luna fu realizzato grazie a un uomo che aderì spontaneamente al nazismo, e alle SS, il cui lavoro scientifico e tecnologico produsse decine di migliaia di vittime. 
Quell'uomo si chiamava Wernher von Braun. 
Von Braun nacque a Wirsitz, ora in Polonia, il 23 marzo del 1912. Era il secondo di tre figli di una nobile famiglia. Ereditò il titolo di Freiherr, equivalente di Barone. Grazie ad un telescopio regalato dalla madre, il giovane Wernher, da non confondersi con quel ragazzo chiamato Werther romanzato da Goethe, s'appassionò immediatamente agli spazi aperti dell'universo. Nel 1932 si diplomò in ingegneria meccanica all'Università tecnica di Berlino. Volendo approfondire la fisica e l'astronomia, s'iscrisse all'Università Friedrich-Wilhelm di Berlino, dove ottenne un dottorato nel 1934.
Durante il percorso di studi di Von Braun cosa accadde in Germania?
Il 24 marzo del 1933, tutti i partiti, compresi quelli d'ispirazione democratica che avevano governato in precedenza, votarono le norme che trasformarono la Germania in dittatura. Dopo l'espulsione dei comunisti solo la SPD votò contro al decreto. In base a queste normative, Hitler sciolse tutti i partiti politici tedeschi e promosse solo il Patito Nazista ad unico ammesso in Germania.
Il capitano d'artiglieria Dornberger assicurò a Von Braun, inizialmente, una borsa di studio di ricerca presso il reparto d'artiglieria dove lavorava e, in seguito, l'ingresso nella squadra di ricerche sul razzo a combustibile solido. Alla fine del 1934 la squadra di Von Braun riuscì a lanciare dei missili che percorsero 2 chilometri e mezzo.
Hitler monopolizzò lo sviluppo e la ricerca missilistica, affidando all'esercito la costruzione di una grande industria nei pressi di Peenemunde, sul Mar Baltico. Dornberger fu nominato comandate e Von Braun direttore tecnico. 
A Peenemunde svilupparono motori per i caccia e gli aerei a reazione, missili balistici a lungo raggio e missili antiaerei. 
Quale fu il rapporto di Von Braun con il Nazismo?
Fece ufficialmente domanda d'adesione al partito nazista il 12 novembre del 1937. Fu ammesso con il numero d'iscrizione numero 5.738.692.
Nel mese di maggio del 1940 divenne ufficiale delle SS. Iniziò con il grado di sottotenente ma Himmler lo promosse tre volte, l'ultima con il grado di maggiore. 
Eravamo nel giugno del 1943.
Pochi mesi prima, nell'autunno del 1942, Hitler aveva apposto la propria firma sulla produzione dei missili A-4 come armi di rappresaglia. Il gruppo di lavoro di Peenemunde comprese che lo stato maggiore nazista chiedeva, espressamente, uno sviluppo missilistico in grado di distruggere Londra. Ventidue mesi trascorsero tra l'approvazione di Hitler al progetto ed il lancio del primo A-4, ora denominato V2 o arma di rappresaglia 2 poiché la V rappresenta il termine Vergeltungswaffe. Il nome, V2, fu inventato dal sottoposto principale del diavolo, Joseph Goebbels. 
Il primo lancio avvenne il 7 settembre del 1944.
La disumanità dell'arma non risiede esclusivamente nel numero di vittime che provocò, ma parallelamente nel numero di persone che morirono durante la costruzione della stessa. I razzi V2 furono per la maggior parte fabbricati in circostanze terribili: la produzione ebbe luogo nei sotterranei di una fabbrica del campo di concentramento di Mittelbau-Dora, dove i lavoratori erano prigionieri ridotti in schiavitù. La fabbrica era diretta dalle SS e come operai furono utilizzati i cittadini stranieri detenuti nei campi di concentramento, principalmente francesi e provenienti dall'Europa dell'Est. 
Il Campo di concentramento di Mittelbau-Dora fu un campo di concentramento nazista costruito nel 1944 presso Nordhausen in Germania. Il campo venne esplicitamente costruito per la produzione delle Wunderwaffe tedesche, in particolare i missili V2. Alle sue dipendenze lavoravano altri 40 sotto-campi. La gran parte dei prigionieri erano uomini, anche se un piccolo contingente di donne era presente nel sotto-campo di Gross-Werther: ad oggi, comunque, è noto il nome di una sola guardia donna che servì a Dora, la Lagerführerin Erna Petermann. È noto comunque che il trattamento riservato alle donne ivi internate non fu meno duro di quello degli uomini. In totale furono 60.000 i prigionieri internati, dei quali 12.000 "ufficialmente" morirono; il totale delle morti, è comunque stimato intorno alle 20.000 persone, comprendenti quelle perite durante i bombardamenti sulle installazioni militari e industriali, e quelle evacuate durante la marce della morte nel 1945. 
Non esistono prove che Von Braun abbia protestato per tali uccisioni, anche se successivamente dichiarò di provare vergogna per quanto accaduto a Mittelbau-Dora.
Comodo vergognarsi quando si sta al caldo della propria villa negli Stati Uniti.
Una domanda sorge spontanea: quanto sapeva delle condizioni disumane in cui lavoravano i prigionieri?
Nel libro Wernher von Braun: Crusader for space, numerose dichiarazioni di von Braun mostrano che fosse a conoscenza delle condizioni. Un amico cita von Braun parlando della visita a Mittelwerk: «E' infernale. La mia reazione spontanea è stata quella di parlare con una delle guardie delle SS. Mi rispose con crudezza inconfondibile che dovevo farmi gli affari miei, o mi sarei trovato nelle stesse condizioni. Mi resi conto che ogni tentativo di ragionamento per motivi umanitari fosse inutile».
Secondo voi è possibile che un semplice militare di guardia abbia potuto minacciare il grande ideatore del razzo che avrebbe portato la Germania alla vittoria?
Hanno cercato di ripulire l'immagine, motivo per cui la vergogna dello scienziato tedesco dovrebbe essere condivisa con il pragmatismo americano.
Perché vi chiederete.
Nella primavera del 1945, quando l'Armata Rossa era giunta a circa 150 km da Peenemunde, Von Braun riunì i collaboratori e chiese loro a chi avrebbero dovuto consegnarsi. Molti scienziati erano impauriti dai russi e dall'altra parte temevano processi da parte degli alleati. 
Cosa accadde nelle ore seguenti?
Sul fronte occidentale gli americani cercarono affannosamente un gruppo di scienziati di Peenemunde che andava loro incontro. Sul fronte orientale, un gruppo scelto di militari russi ebbe l'incarico di cercare, e convincere alla resa, lo stesso gruppo di menti geniali. 
Von Braun convinse gran parte dei suoi collaboratori alla resa nelle mani degli alleati. 
Lo scienziato affermerà:  «scelgo la strada dove ci si ispira alla Bibbia».
Von Braun condusse verso la Bibbia 500 persone attraverso la Germania distrutta dalla guerra. Gli americani appena compresero d'aver di fronte gli ingegneri delle V2, mandarono l'esercito a Peenemunde per requisire ciò che il barone ed i suoi collaboratori non erano riusciti a trafugare nelle ore della precipitosa fuga. 
In Gran Bretagna i missili V2 avevano causato 2754 morti ed oltre 6000 feriti.
Analoghe cifre dobbiamo ricordare per il Belgio, in particolare nella città di Anversa. 
Von Braun ed i suoi stretti collaboratori ritenevano di dover rispondere alla giustizia alleata poiché, in Gran Bretagna e nelle altre nazioni dell'Europa Occidentale, erano considerati criminali di guerra.
Al pari dei colleghi, arresisi al contingente russo, eviteranno le accuse e il conseguente processo.
La guerra di Hitler, e di tutti i tedeschi, finì.
Poi ci sarà Hiroshima e finirà tutto.
Il gruppo di Peenemunde partirà dalla Germania portandosi un carico di problemi e una testata V2.
Il 20 giugno del 1945, il segretario di stato americano, approvò il trasferimento di von Braun in America. Nessun annuncio venne diramato al mondo, dove una buona parte considerava l'inventore dei missili che devastarono Londra un criminale di guerra. Agli inizi di ottobre dello stesso anno, dopo che i servizi segreti americani avevano creato falsi precedenti lavorativi e ripulito l'immagine degli scienziati dalla loro appartenenza al regime nazista, fu concesso loro il nulla osta per lavorare negli Stati Uniti. 
Il genio di von Braun gli permise di lavorare ai progetti che sognava da quando era bambino. 
Riuscì nell'impresa di portare l'uomo a compiere i primi passi sulla Luna.
Peccato che quel “piccolo passo per un uomo ma grande balzo per l'umanità” sia derivato dagli studi di una persona che aiutò il Diavolo ad uccidere decine di migliaia di innocenti.

Fabio Casalini


Bibliografia
Biddle, Wayne (2009). Dark Side of the Moon: Wernher von Braun, the Third Reich, and the Space Race. W. W. Norton


Bilstein, Roger (2003). Stages to Saturn: A Technological History of the Apollo/Saturn Launch Vehicles. University Press of Florida


Freeman, Marsha (1993). "How we got to the Moon: The Story of the German Space Pioneers (Paperback)". 21st Century Science Associates (October 1993)


Lasby, Clarence G (1971). "Project Paperclip: German Scientists and the Cold War". New York, NY: Atheneum


Neufeld, Michael J (1994). "The Rocket and the Reich: Peenemünde and the Coming of the Ballistic Missile Era". New York: Free Press


Neufeld, Michael J (2007). "Von Braun: Dreamer of Space, Engineer of War". New York


Tompkins, Phillip K. (1993). Organizational Communication Imperatives: Lessons of the Space Program. Oxford University Press


Ward, Bob (2005). Dr. Space: The Life of Wernher von Braun. Annapolis, MD, United States: Naval Institute Press


Willhite, Irene E. (2007). The Voice of Dr. Wernher von Braun: An Anthology (Apogee Books Space Series). Collector's Guide Publishing, Inc

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