A volte mi prende la sindrome di Mary Poppins (no...non mi lancio dal balcone di casa con l'ombrello) e l'altro giorno sono sceso in cantina a dare una "sistemata".....
Levando di mezzo una vecchia coperta è saltata fuori una vecchia e tarlata cassapanca, praticamente da buttare.
La apro e a parte l'odore di naftalina andata a male scorgo sul fondo una scatola di latta dei biscotti Plasmon.
Vi ricordate? Quella gialla...
Per prenderla devo togliere alcuni gomitoli (o quel che ne rimane) di lana infeltrita....."ok, questi li buttiamo".
Mentre sto buttando il tutto nel bidone, da uno dei gomitoli cade un pezzo di carta, tipo carta da zucchero di una volta. Lo apro giusto per curiosità eeeeee.....sorpresa: ma questa è .....Eh no! Questa ve la racconto la prossima volta.
Torniamo alla mia scatola di biscotti. Alzo il coperchio e wow! le mie penne, i miei pennini e il mio calamaio della seconda elementare e una vecchia pagella su cui è meglio glissare.
Già vi sento..."guarda questo, andava a scuola con Cavour...."
Non sono così anziano....ma la mente è volata subito a quei giorni, diciamo pure bei giorni, quando entravi in classe e vedevi la Maestra Borgialli che rabboccava d'inchiostro i calamai prima della campanella, ci si scambiava i pennini con il compagno di banco ( come le figurine dei calciatori , celo manca, celo manca) o ancora quando qualche burlone intingeva nell'inchiostro le trecce della secchiona antipatica della classe....oppure d'inverno, quando ghiacciava, le cartelle diventavano slitte velocissime....e quando a fine anno ci mettevano in riga per foto della classe ( che ho sempre odiato)...roba che neanche un battaglione di Alpini ci metteva tanto a disporsi.
E vero...forse mi son lasciato trasportare dalla nostalgia e i ragazzi di oggi mi prenderebbero per pazzo, un po' fuori tempo, ma ogni tanto.. lasciatemi tornar bambino.
Vittorio Vallero